Lo ‘ncucciateḍḍu è una tipica pasta fresca che si prepara a Scicli. Questa pasta ha la particolarità di essere preparata grattugiando l’impasto su una grattugia, proprio come gli spätzle tipici della Germania del Sud.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 4 persone
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Tempo di cottura: 20 minuti
- Complessivamente: 50 minuti
Presentazione
La ricetta di un grande classico della cucina ragusana, amato da sempre da grandi e piccini: lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli.
Si tratta di un formato di pasta fresca molto particolare che anticamente si “incocciava” a mano quasi come il cuscus ma che oggi si prepara utilizzando una più comoda grattugia.
Certo, l’arte di preparare questa pasta si è un po’ perduta nel corso del tempo, ma una volta lo ‘ncucciateddu veniva preparato a mano dalle sapienti massaie sciclitane che poi usavano condirlo prevalentemente con i legumi.
Nel corso degli ultimi anni lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli è tornato di moda e in questa ricetta viene presentato in abbinamento con zucca gialla e ricotta.
Una vera leccornia per buongustai, provare per credere!
Se vi piacciono i primi piatti siciliani, fatevi invogliare dalle nostre proposte. Potrete spaziare da una ricetta come il macco di fave, a una ricetta come le tagliatelle con ricotta, prosciutto e arance passando per la pasta con zucca e salsiccia.
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Ingredienti per preparare lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli
- 500 g farina di semola
- 5 uova
- 250 g polpa di zucca gialla privata dei semi e dei filamenti
- 1 spicchio d’aglio
- una cipolla
- 1 dl brodo vegetale
- 300 g ricotta di pecora oppure di ricotta vaccina
- sale
- pepe nero macinato al momento
- olio extravergine di oliva
Preparazione dello ‘ncucciateḍḍu di Scicli
Per preparare lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli con zucca e ricotta occorre innanzitutto preparare la pasta.
Rovesciare la farina sulla spianatoia e dare forma alla classica fontana, poi rompere al centro le uova e aggiungere una presa di sale.
Cominciare quindi a lavorare vigorosamente l’impasto e, se necessario, aggiungere un poco di acqua tiepida.
Quando l’impasto sarà diventato sodo e uniforme, lasciarlo riposare per una mezz’oretta.
Trascorso questo lasso di tempo, riprenderlo e, servendosi di una grattugia con i denti larghi, cominciare a “grattugiare” la pasta fresca sulle superficie della grattugia. Cospargerla quindi con un poco di farina e farla asciugare per una ventina di minuti su una superficie piana, preferibilmente di legno.
La preparazione dello ‘ncucciateḍḍu di Scicli continua con la preparazione della zucca.
Pulirla, rimuovendone la buccia, i semi e i filamenti, quindi sciacquarla sotto l’acqua corrente e ridurla a dadini.
Tagliare adesso la cipolla a fette sottili e versarla, unitamente a quattro cucchiai di olio extravergine di oliva, in un tegame dai bordi bassi. Farla imbiondire, quindi aggiungere i dadini di zucca. Regolare di sale, stemperare con il brodo vegetale e lasciare cuocere a fiamma medio-bassa.
A cottura ultimata, quando la zucca sarà cioè bella morbida e quasi spappolata, frullarla con un frullatore a immersione.
Mettere sul fuoco una pentola con una discreta quantità di brodo vegetale e, appena comincerà a bollire, versarvi lo ‘ncucciateddu il quale richiede solo un “vugghiu“, richiede cioè pochissimo tempo per venire a galla, segnale che sarà cotto.
Versare la pasta in una padella unitamente alla crema di zucca e amalgamare il tutto su fiamma viva per un paio di minuti scarsi.
Impiattare e servire in tavola lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli con la zucca unitamente a qualche cucchiaiata di ricotta e un filo di ottimo olio extravergine di oliva siciliano.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare lo ‘ncucciateḍḍu di Scicli a un buon bicchiere di Contea di Sclafani rosso novello.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino più o meno intenso con riflessi violacei, odore fine e gradevole, sapore armonico e strutturato.
Servire a una temperatura compresa generalmente fra i 16 e i 18 gradi.
Servire in calici ballon dopo un opportuno periodo di decantazione.