Il Timballo del Gattopardo, chiamato anche pasticcio del Monsù, è un capolavoro della cucina siciliana che racchiude in sé la ricchezza e la complessità della sua storia culinaria.
Il piatto, che deve il suo nome ai cuochi francesi (“monsù” è un’italianizzazione del francese “monsieur“) che servivano nelle case nobiliari di Palermo durante il periodo borbonico, è una prova di abilità in cucina tanto quanto un trionfo di gusto.
Con il suo aroma invitante di cannella e zucchero, rappresenta un incontro tra la pasticceria francese e i robusti sapori dell’isola.
La sua esecuzione è un rituale che parla delle diverse dominazioni subite dalla Sicilia.
L’uso della pasta frolla, l’inserimento di béchamel e la tecnica di stratificazione riflettono l’influenza francese, mentre gli ingredienti richiamano il territorio siciliano.
Non è solo un piatto ma una narrazione gastronomica, dove ogni strato racconta una storia di conquiste e culture che si sovrappongono.
Questo pasticcio ha anche un posto d’onore nella letteratura, essendo stato immortalato nel romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
La ricetta non è solo un piatto, ma un viaggio attraverso il tempo, evocando i fasti e le atmosfere delle antiche feste aristocratiche.
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 12 persone
- Tempo di preparazione: 2 ore più il tempo di preparazione della pasta frolla
- Tempo di cottura: 45 minuti
- Complessivamente: 2h 45m
Valori nutrizionali per una porzione di timballo del Gattopardo
- Calorie: circa 650 kcal
- Carboidrati: circa 70 g
- Proteine: circa 25 g
- Grassi: circa 35 g
Ingredienti
- 550 g farina 00
- 200 g strutto
- 40 g zucchero
- 120 g vino bianco secco
- 1 uovo
- 1 tuorlo
- 1 cucchiaino cannella
- 600 g pasta del formato maccheroni
- 200 g brodo di carne
- 100 g pecorino siciliano grattugiato
- 450 g petto di pollo
- 400 g funghi
- 200 g carne di manzo tritata
- 150 g piselli
- 120 g prosciutto crudo
- 100 g burro
- 1 grossa cipolla
- aglio
- alloro
- vino Marsala
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe nero macinato al momento
Preparazione del timballo del Gattopardo
- Prepara la pasta frolla il giorno prima con la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, un uovo e un tuorlo. Mescola accuratamente tutti gli ingredienti fino a quando non si saranno perfettamente incorporati fra di loro in un impasto dalla consistenza liscia e compatta. Riponi in frigo coperto con pellicola.
- Il giorno seguente, prepara il ripieno. Lessa i piselli in acqua bollente salata. In una padella, fai imbiondire la cipolla tritata insieme all’aglio, alla salvia e al rosmarino in abbondante olio e burro.
- Dopo aver fatto imbiondire il soffritto, aggiungi il pollo a tocchetti, la carne macinata e i funghi. Fai cuocere per qualche istante mescolando, poi bagna il tutto con del vino Marsala.
- Prepara una salsa densa facendo restringere il brodo sul fuoco. Quando il brodo si sarà ristretto, aggiungi un cucchiaio di Marsala tenuto da parte, un cucchiaino di Maizena sciolta in poca acqua fredda e manteca la salsa con del burro a pezzetti.
- Fai cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolala al dente e condiscila con la salsa densa preparata in precedenza e una generosa grattugiata di pecorino siciliano.
- Disponi sul fondo dello stampo a cerniera imburrato uno strato di maccheroni conditi, poi alternando, aggiungi il ripieno di carne e funghi a cucchiaiate. Continua ad alternare gli strati fino a riempire lo stampo.
- Copri l’ultimo strato di maccheroni e farcia con un disco di pasta frolla e decora la superficie con pezzetti di pasta frolla avanzata, disponendoli a piacere per creare decorazioni, ad esempio spirali o ghirigori.
- Inforna il timballo in forno statico preriscaldato a 190°C e lascialo cuocere finché la superficie risulterà ben dorata. Una volta sfornato, fai riposare il timballo del Gattopardo per qualche minuto prima di affettarlo e servirlo a tavola per la consumazione.
Abbinamento
Il timballo del Gattopardo si sposa magnificamente con un vino rosso corposo e avvolgente come il Contessa Entellina Merlot Riserva.
Questo vino dal colore rubino tendente al granato e dal profumo intenso, possiede un sapore asciutto e vellutato con note amarognole che si accostano splendidamente ai sapori complessi di questo gustoso timballo.
La struttura media e la lieve astringenza del Merlot Riserva puliscono a dovere il palato tra un assaggio e l’altro esaltandone i sapori.
Per apprezzarne le caratteristiche organolettiche, è consigliabile servire il vino a una temperatura tra i 16 e i 18°C, dopo una decantazione che ne faciliti l’ossigenazione.
Questo predominante Merlot autoctono siciliano è l’abbinamento ideale per accompagnare il timballo del Gattopardo, capolavoro culinario che racchiude i migliori sapori della tradizione isolana.
Lo stampo a cerniera
Suggeriamo uno stampo a cerniera del diametro di 20 cm e altezza di 10 cm, ideale per la preparazione di questo piatto. Perfetto per chi cerca precisione e facilità di utilizzo nella cottura dei timballi.
Come conservare il timballo del Gattopardo
- Lascia raffreddare il timballo a temperatura ambiente prima di conservarlo.
- Coprilo con pellicola trasparente o alluminio per evitare che si asciughi.
- Conserva in frigorifero per non più di due giorni per mantenere la freschezza.
- Per riscaldare, metti in forno a 175°C fino a quando non sarà ben caldo.
- Il timballo del Gattopardo può essere congelato, ma per la migliore qualità gustativa, consuma entro un mese.
La tua avventura culinaria con Ricette di Sicilia: Il timballo del Gattopardo
Riscoprire il timballo del Gattopardo è un viaggio entusiasmante nella storia e nella cultura siciliana.
Ogni boccone è un tuffo nelle tradizioni dell’isola, portando sulla tavola non solo un piatto, ma un’esperienza culturale autentica.
Buon viaggio e buon appetito con Ricette di Sicilia!
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