Le rame di Napoli sono un dolce rappresentativo della tradizione pasticciera catanese a base di cacao e avanzi di pasticceria preparato specialmente per la celebrazione del giorno dei Defunti, il 2 novembre di ogni anno.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 4 persone
- Tempo di preparazione: 35 minuti
- Tempo di cottura: 20 minuti
- Complessivamente: 55 minuti
Presentazione
Bastano davvero pochi ingredienti per essere originali nell’offrire un dolce sfizioso e tradizionale ai vostri ospiti!
Questi biscotti ne sono un esempio, le rame di Napoli sono un’idea abbastanza saporita che può essere impiegata per pranzi in famiglia o con gli amici la domenica in autunno.
Ci riferiamo a un dolce davvero celebre della pasticceria siciliana, noto e gradito in tutta la Sicilia.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Le rame di Napoli sono biscotti morbidi al cacao e spezie, arricchiti con cioccolato fondente e pistacchi sminuzzati.
Nonostante il nome si riferisca alla capitale del florido Regno delle Due Sicilie, le rame di Napoli sono dolci tipici di Catania.
La diffusione di questi biscotti cominciò a inizio Ottocento e le rame di Napoli diventarono ben presto fra i dolci più amati per celebrare la festa dei Morti, che cade il 2 novembre di ogni anno.
Sembra che il nome di questo dolce sia correlato al conio di una nuova moneta di lega di rame emessa in occasione dell’accorpamento del Regno di Napoli con il Regno di Sicilia sotto il felice governo dei Borbone.
La ricetta delle rame di Napoli richiede la presenza, fra gli ingredienti, di avanzi di pasticceria come nel caso dei biscotti tetù e teio. Questi avanzi possono comprendere, per esempio, brioches, cornetti e altri dolci.
E’ proprio vero che la bontà degli ingredienti è un requisito fondamentale per la buona riuscita di un dolce e gli ingredienti di questi gustosi biscotti ne sono la prova più lampante.
Divertitevi dunque a preparare con noi le rame di Napoli, il successo di questo dolce è sempre garantito!
Se vi piacciono i dolci siciliani, lasciatevi invogliare dalle nostre idee. Potrete navigare da una ricetta come il gelo di mandarino, a una ricetta come la pasta di pistacchio per dolci passando per il gelo di arancia.
Altre ricette gustose
Ingredienti per preparare le rame di Napoli
Per i biscotti
- 500 g farina 00
- 200 ml latte
- 200 g zucchero
- 100 g cacao amaro
- 100 g biscotti frollini
- 75 g strutto
- 50 g burro
- 2 uova
- un cucchiaio di confettura di arance
- un cucchiaio di miele
- 15 g cannella in polvere
- 10 g ammoniaca per dolci
- un cucchiaino scarso di chiodi di garofano macinati
Per guarnire
- 300 g di cioccolato fondente
- 75 g di burro
- granella di pistacchio
Preparazione delle rame di Napoli
Per preparare le rame di Napoli occorre innanzitutto mescolare in una zuppiera le uova, lo zucchero, le spezie, la marmellata, i biscotti frantumati, il cacao amaro, il miele, lo strutto e il burro fusi in precedenza a bagnomaria e iniziare a impastare, aggregando poco alla volta la farina stacciata, poi l’ammoniaca e il latte, fino a ricavare un insieme dalla densità uniforme e cremosa ma allo stesso tempo non troppo vischiosa.
Far riposare per un’oretta.
Collocare l’amalgama a cucchiaiate dalla forma ovoidale su una teglia foderata con della carta da forno, facendo in modo che fra una rama e l’altra vi sia un interstizio minimo di 3 cm.
Infornare le rame di Napoli a 160 °C per una ventina di minuti, il tempo occorrente cioè, affinché gonfino e assumano una compattezza leggermente più dura di quella del pan di Spagna.
Quando saranno pronte, farle raffreddare e guarnirle con l’applicazione di una glassa tiepida di cioccolato e burro fusi a bagnomaria.
Ricoprire le rame di Napoli con un po’ di granella di pistacchi, far asciugare la glassa e servirle per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare le rame di Napoli a un buon bicchiere di Marsala Semisecco.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino con riflessi ambrati con l’invecchiamento, dal profumo tipico e dal sapore tipico e semiasciutto.
Temperatura di servizio compresa generalmente fra gli 8 e i 10 gradi. Far decantare prima di servire in modo da consentire al vino di respirare e di ammorbidirsi.
