I cucchiteḍḍi di Sciacca sono un dolce caratteristico del territorio agrigentino a base di mandorla.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 10 persone
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Tempo di cottura: 20 minuti
- Complessivamente: 50 minuti più il tempo di riposo della pasta
Presentazione
I cucchiteḍḍi di Sciacca: un dolce tradizionale saccense, per la gioia del palato di grandi e piccini.
Ci riferiamo a un dolce alla base della tradizione pasticciera siciliana, una golosità tutta isolana.
I cucchiteḍḍi di Sciacca sono delle pastarelle glassate a base di pasta di mandorla ripiena con zuccata, la particolare marmellata di zucchine verdi molto comune in Sicilia.
Il nome di questi dolcetti si rifà alla loro peculiare conformazione a cucchiaio.
Vanto dell’arte pasticciera di Sciacca, i cucchiteḍḍi annoverano una lunghissima tradizione.
Queste pastarelle furono concepite dalle suore di clausura della Badia Grande di Sciacca, che le vendevano allo scopo di trarre il sostentamento per badare al proprio mantenimento e alle necessità del convento.
Se amate i dolci siciliani, lasciatevi ispirare dalle nostre idee. Potrete spaziare da una ricetta come i cannoli siciliani, a una ricetta come i bignè di San Giuseppe passando per le lingue di bue siciliane.
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Ingredienti per preparare i cucchiteḍḍi di Sciacca
Per la pasta dei cucchiteḍḍi
Per la zuccata
Per la glassa
- 400 g di zucchero a velo
- una bustina di vanillina
- acqua
Preparazione dei cucchiteḍḍi di Sciacca
La preparazione dei cucchiteḍḍi di Sciacca può essere suddivisa in tre fasi:
- predisposizione dell’impasto;
- predisposizione della zuccata;
- confezionamento della pastarella.
Predisposizione dell’impasto
Per preparare l’impasto dei cucchiteḍḍi di Sciacca occorre innanzitutto scodellare la farina 00 stacciata unitamente alla farina di mandorle e allo zucchero in una tazza capiente.
Aggregare quindi i tre albumi d’uovo e amalgamare il tutto, incorporando nel caso un quarto albume, fino a conseguire una pasta sufficientemente malleabile e uniforme.
Dare adesso forma a una palla con la pasta, avvilupparla in una pellicola da cucina e farla riposare in frigo per una notte.
Predisposizione della zuccata
Mondare le zucchine e farle a pezzi dopo aver rimosso i semi.
Collocare il tutto in un tegame pieno d’acqua e cuocere in acqua bollente fino a quando i pezzi di zucchina non saranno diventati molli.
Una volta bolliti, collocare i pezzi di zucchina ad asciugare in uno scolapasta per due – tre ore.
Trascorso questo lasso tempo, cucinare la zucchina a fiamma bassa unitamente al succo di mezzo limone e a 700 g di zucchero per ogni chilo di zucchina lessata e sgocciolata, avendo cura di amalgamare frequentemente.
Una volta che il composto sarà portato a staccarsi dalle pareti del tegame, rimuoverlo dal fuoco e posarlo a intiepidirsi a temperatura ambiente.
Confezionamento dei cucchiteḍḍi di Sciacca
Manipolare l’amalgama su una spianatoia e dare forma a un filoncino.
Mozzarlo quindi in quattro parti uguali e col matterello ottenere delle strisce larghe 10 cm e spesse 5 mm da ogni pezzo di impasto.
Scodellare adesso la composta di zucchine a cucchiaiate distaccate l’una dall’altra lungo la parte del centro di ogni striscia di pasta e arrotolare ogni sfoglia di impasto su se stessa, facendo attaccare bene la pasta tutt’attorno al ripieno.
Distaccare quindi i singoli tocchetti imbottiti con un coltellino e arrotolarli in modo tale da conseguire dei panetti ben consistenti lunghi 7-8 cm.
Trasferire i cucchiteḍḍi di Sciacca in forno preriscaldato a 160 °C e cuocerli fino a doratura (20 minuti dovrebbero essere sufficienti).
Una volta cotti, togliere le pastarelle dal forno e farle raffreddare a temperatura ambiente.
Spennellare quindi i cucchiteḍḍi di Sciacca con della glassa di zucchero alquanto concentrata, e servirli per la consumazione nel momento in cui la glassa si sarà asciugata.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare i cucchiteḍḍi di Sciacca a un buon bicchiere di Moscato di Noto Naturale.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore dal giallo dorato più o meno intenso all’ambrato, dal profumo fragrante tipico e dal sapore leggermente aromatico e dolce.
Temperatura di servizio generalmente fra gli 8 e i 10 gradi.