I mastazzola di Riesi sono dei piccoli gioielli della pasticceria siciliana che racchiudono secoli di storia e tradizione. Questi deliziosi biscotti a forma di rombo ci portano indietro nel tempo fino all’antica Roma, dove il loro antenato, il “mustaceum“, veniva cotto su foglie di alloro profumate. Ma non lasciarti ingannare dalla loro antica origine: i mastazzola sono più attuali che mai!
Ciò che rende unici questi dolci è il loro ingrediente segreto: lo sciroppo di carrube. Mentre in altre zone della Sicilia si usa il vino cotto (come nel vicino ragusano), a Riesi hanno scelto questo sciroppo ricco di proprietà nutritive, che dona ai biscotti un sapore davvero particolare. Le carrube non sono solo gustose, ma sono anche un superfood naturale, ricche di proteine, vitamine e minerali.
La magia di questi biscotti sta nel perfetto equilibrio tra ingredienti mediterranei: le mandorle tostate che aggiungono croccantezza, le scorze d’arancia che donano freschezza, la cannella e i chiodi di garofano che regalano note speziate, e persino le foglie di alloro che ci riportano alle antiche origini romane. Un mix di sapori che racconta la storia del territorio siciliano.
E sai qual è la cosa più bella? I mastazzola sono un dolce che va controcorrente. In un’epoca di sapori standardizzati e dolci “globali”, mantengono orgogliosamente il loro carattere unico e distintivo. Tradizionalmente preparati durante le festività natalizie, questi biscotti sono un tesoro da riscoprire e preservare.
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 30 biscotti circa
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Tempo di cottura: 15 minuti
- Complessivamente: 45 minuti
Valori nutrizionali per una porzione di mastazzola di Riesi
- Calorie: 125 kcal
- Proteine: 2.8 g
- Carboidrati: 22.5 g
- Grassi: 3.4 g
- Fibre: 1.2 g
- Ferro: 0.8 mg
- Calcio: 35 mg
Ingredienti
- 300 g farina di semola
- 250 g zucchero
- 450 g sciroppo di carrube
- 150 g mandorle tostate
- chiodi di garofano
- cannella in polvere
- scorze d’arancia a pezzetti
- alloro
Preparazione dei mastazzola di Riesi
- Inizia mettendo a scaldare lo sciroppo di carrube in un pentolino a fiamma molto bassa.
- Aggiungi lo zucchero e mescolalo delicatamente fino a quando si sarà completamente sciolto.
- Incorpora gradualmente la cannella e i chiodi di garofano tritati finemente.
- Aggiungi le mandorle tostate tritate grossolanamente e le scorze d’arancia.
- Inizia ad incorporare la farina poco alla volta, mescolando continuamente.
- Continua ad aggiungere farina fino ad ottenere un impasto sodo e maneggevole.
- Forma un cilindro lungo con l’impasto.
- Taglia dei piccoli pezzi e modellali a forma di rombo.
- Disponi i biscotti su una teglia rivestita di carta forno, distanziandoli leggermente.
- Inforna a 220° per circa 15 minuti, fino a quando saranno ben dorati.
Abbinamento
Per esaltare il carattere unico dei mastazzola di Riesi, ti suggerisco di accompagnarli con un calice di Moscato Passito di Pantelleria Liquoroso, un vino che sa accarezzare il palato con la sua dolcezza avvolgente.
Il suo colore ambrato e il profumo delicato creano un connubio perfetto con le note speziate dei biscotti, mentre la sua dolcezza equilibrata bilancia armoniosamente il gusto particolare dello sciroppo di carrube.
Per godere appieno di questo abbinamento, servi il vino a una temperatura compresa tra gli 8 e i 10 gradi: questo permetterà di apprezzare tutte le sfumature aromatiche sia del vino che dei biscotti.
Come conservare i mastazzola di Riesi
- Conserva i biscotti in una scatola di latta o in un contenitore ermetico a temperatura ambiente, possibilmente in un luogo fresco e asciutto.
- Se ben conservati, i mastazzola possono durare fino a 2-3 settimane mantenendo la loro consistenza caratteristica.
- Evita di conservarli in frigorifero poiché l’umidità potrebbe alterarne la consistenza croccante.
La tua avventura culinaria con Ricette di Sicilia: i mastazzola di Riesi
Preparare i mastazzola di Riesi è come fare un viaggio nel tempo attraverso i sapori della Sicilia più autentica. Questi biscotti rappresentano un patrimonio gastronomico unico, dove tradizioni antiche si fondono con ingredienti locali creando qualcosa di veramente speciale. Ogni morso racconta una storia di territorio, di scelte controcorrente e di quella sapienza culinaria che sa trasformare ingredienti semplici in piccoli capolavori di gusto.
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