La ‘mpignulata di Grotte è una preparazione tipica che si consuma per la festa di San Martino a Grotte, in provincia di Agrigento.
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 10 ‘mpignulate
- Tempo di preparazione: 1h 40m
- Tempo di cottura: 40 minuti
- Complessivamente: 2h 20m
Presentazione
La ‘mpignulata di Grotte è una bella ricetta per portare in tavola una pietanza squisita.
Questa specialità arriva dalla zona dell’agrigentino, da Grotte in particolare, dove la tradizione vuole che questa ghiottoneria si prepari per la festa di San Martino che cade il giorno 11 dicembre di ogni anno.
Vi raccontiamo di una pietanza con forti connotazioni tipiche, che ci racconta della cultura dell’isola di Sicilia e della sua storia gastronomica.
Se vi piace il cibo da strada siciliano, non potete non provare la ‘mpignulata di Grotte.
Si tratta di una sorta di pezzo di tavola calda farcito di carne di maiale tritata, cipolla stufata e olive nere snocciolate, accompagnato di solito con un buon bicchiere di vino nuovo.
Grotte è una ridente cittadina della provincia di Agrigento e la ‘mpignulata è una delle sue pietanze più rappresentative.
Grazie all’uso dei suoi saporiti ingredienti, la ‘mpignulata di Grotte è un’ottima proposta per la vostra tavola, magari in occasione di un’allegra scampagnata primaverile.
Concordate con noi sulla bontà di questa ricetta?
Se adorate il cibo da strada siciliano, fatevi ispirare dalle nostre idee. Potrete navigare da una ricetta come le arancine di riso in bianco, a una ricetta come le bolognesi passando per le arancine alla carne.
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Ingredienti per preparare la ‘mpignulata di Grotte
Per la pasta
- 1 kg di farina di semola
- 1 cubetto di lievito di birra
- un bicchiere di olio extravergine di oliva
- sale
Per il ripieno
- 1,5 kg di tritato di maiale
- 2 kg di cipolle
- 500 g di olive nere snocciolate
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe nero macinato al momento
Preparazione della ‘mpignulata di Grotte
Per preparare la ‘mpignulata di Grotte occorre per prima cosa preparare la pasta.
A tale scopo bisogna sciogliere il lievito di birra in 2 dl. di acqua tiepida.
Fare una fontana con la farina sulla spianatoia e versare il lievito diluito e un pizzico di sale.
Lavorare adesso l’impasto provvedendo a unire ulteriore acqua se ciò dovesse rendersi necessario.
Procedere con la manipolazione della pasta per 20 minuti circa, fino a quando l’impasto sarà diventato liscio e omogeneo.
Suddividere quindi l’impasto in piccoli panetti da 100 grammi ciascuno, coprirli con un panno e farli lievitare su un piano di lavoro infarinato per un’oretta circa.
Il ripieno
Mentre la pasta lievita ci si occuperà della preparazione del ripieno.
A tale scopo occorre affettare le cipolle molto finemente e farle stufare nell’olio extravergine di oliva a fiamma molto bassa.
Preparare nel contempo le ciotole con gli altri ingredienti e cioè la carne di maiale tritata e le olive nere snocciolate.
Definizione delle ‘mpignulate di Grotte
Quando i panetti avranno completato il processo di lievitazione, bisognerà stenderli in modo tale da poter ricevere il ripieno. Attenzione allo spessore: la pasta dovrà essere molto sottile.
Spennellarli quindi con dell’ottimo olio extravergine di oliva e adagiarvi un cucchiaio di cipolla stufata, la carne di maiale e le olive nere snocciolate.
Aggiustare di sale e pepe nero (rigorosamente macinato al momento!), arrotolare quindi la pasta sul ripieno e avvolgerla a mo’ di spirale su se stessa.
Far riposare le ‘mpignulate ancora una decina di minuti quindi disporle su una teglia foderata di carta da forno e trasferire il tutto in forno preriscaldato a 180° dove dovranno cuocere per una quarantina di minuti.
Trascorso questo lasso di tempo, e comunque quando le ‘mpignulate saranno dorate esternamente, estrarle dal forno e farle intiepidire per 5-6 minuti.
Servire infine le ‘mpignulate di Grotte calde in tavola per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare la ‘mpignulata di Grotte a un buon bicchiere di Menfi Bonera.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino con sfumature granata, dal profumo speziato e finemente vinoso e dal sapore asciutto, leggermente tannico e fruttato.
Servire a una temperatura compresa generalmente fra i 12 e i 14 gradi dopo un opportuno periodo di decantazione.
Ottimo.in famiglia li facciamo con aggiunta di:salsiccia.pancetta arrotolata.trita di manzo.trita di maiale e una spolverata di parmigiano.
Ricetta ottima