Nel nostro blog presentiamo centinaia di ricette, molte delle quali contengono ingredienti di origine animale ma spesso non ci si ferma a riflettere sul tema del benessere animale.
La cucina siciliana non può certo definirsi una cucina di tipo vegetariano, da secoli essa si basa sul consumo di carni e di pesci.
Negozi di generi alimentari e supermercati pullulano nel nostro Paese purtroppo di carni provenienti da allevamenti intensivi.
Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, si è sviluppata una sensibilità via via maggiore sul tema del benessere degli animali negli allevamenti.
Noi crediamo che questo tema sia estremamente importante e ci piacerebbe che quando il nostro lettore mette in pratica una delle nostre ricette, riflettesse attentamente al momento dell’utilizzo di un ingrediente proveniente dai nostri amici animali.
Dovremmo tutti quanti aumentare la nostra sensibilità nei confronti di questo importantissimo tema: garantire il benessere degli animali significa garantire anche il nostro benessere.
Ma cosa si intende esattamente per benessere degli animali?
Il benessere animale è la descrizione della qualità della vita degli animali sia allo stato brado sia nell’allevamento, dove una modalità intensiva può condurre a stress che possono avere influenza sulla loro salute.
Il riguardo per il benessere degli animali diviene una questione sempre più essenziale anno dopo anno.
Questo è un aspetto assai rilevante sia per i consumatori sia per le imprese.
Il fatto che gli animali possano vivere con dignità è intimamente collegato al rispetto come esseri viventi e pesa chiaramente sulla qualità dei prodotti ottenuti (latte, carne, ecc.).
Il CIWF (Compassion In World Farming Italia) ha stabilito 5 punti che garantiscono il benessere di diverse specie animali.
Per mezzo del CReNBA (Centro Nazionale di Riferimento per il Benessere Animale), il Ministero della Salute formula le linee guida monitorando la situazione in Italia.
Capiamo meglio cosa vuol dire benessere animale e quali sono le normative di riferimento in Italia e in Europa.
Benessere animale: le 5 libertà
Il CIWF è l’organismo principale di protezione degli animali da allevamento.
Esso collega il benessere degli animali alla qualità della vita percepita dall’animale, al suo stato di salute mentale e alla possibilità di esprimere comportamenti naturali.
La felicità esiste quando gli animali sono sani.
Il CIWF ha individuato 5 libertà su cui si basa il benessere degli animali, ovvero:
- Libertà dalla fame, dalla sete e dalla malnutrizione.
- Libertà dal dolore, dalle ferita e dalla malattia. La diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle patologie sono fondamentali.
- Ancora, libertà dalla paura e dal disagio.
- Libertà di esprimere il proprio comportamento naturale, che è caratteristico della propria specie;
- Libertà di vivere in un ambiente adatto alle proprie esigenze, dove rifugiarsi e riposare.
Le misure per garantire il benessere degli animali variano a seconda della specie e del tipo di allevamento.
Sul siti di CWIF Italia si legge che “Tutta la produzione agroalimentare che coinvolge gli animali dovrebbe utilizzare sistemi che garantiscano un elevato livello di benessere”.
Il quadro normativo europeo
Nel 2009 il Trattato di Lisbona ha identificato gli animali come esseri senzienti.
Per questo motivo, sancisce la responsabilità morale degli Stati membri dell’UE di prevenire il dolore, la sofferenza e l’abuso.
La strategia dell’UE su questo importante tema mira a disciplinare:
- norme minime standard per la protezione degli animali da allevamento.
- indicazioni per alcune classi di animali come suini, vitelli e galline ovaiole.
- regole di trasporto durante lo stordimento e la macellazione.
Il benessere degli animali è una priorità dell’UE, senza il quale è impensabile conseguire livelli appropriati di sicurezza alimentare.
A tal fine, gli aiuti finanziari sono impiegati per favorire un’ampia gamma di metodi di allevamento per assicurare l’accesso a spazi aperti per la riproduzione e per procurare condizioni stabili per gli animali.
A livello comunitario, il regolamento relativo alla determinazione dei requisiti da osservare è il Reg CE 1099/2009.
Altre organizzazioni internazionali hanno pubblicato linee guida e raccomandazioni sul benessere degli animali, come la Commissione Europea e l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE).
Benessere degli Animali: la tutela di EFSA
Il benessere degli animali condiziona la sicurezza della catena alimentare, in particolare degli animali allevati per la produzione alimentare.
Lo stress e le cattive condizioni di benessere possono condurre a una più elevata suscettibilità degli animali a diverse patologie.
Questo può essere letto sul sito web dell’importante Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare EFSA.
L’Autorità provvede a fornire consulenza scientifica alle istituzioni dell’UE su tutti gli aspetti della salute e del benessere degli animali da allevamento.
Lo scopo è aiutare i gestori del rischio e aiutarli a individuare modi per diminuire il dolore, l’angoscia e il disagio negli animali e, ove possibile, incrementare il benessere, soprattutto per alcune categorie (maiali, mucche, pesci).
Benessere Animale: linee guida del Ministero della Salute
In linea con gli standard europei, il Ministero della Salute ha defnito un “Piano nazionale per il benessere degli animali“.
Il piano contempla la precisazione di criteri armonizzati per la stima delle attività degli allevamenti del nostro Paese, accertamenti annuali, formazione specifica per allevatori e veterinari, un idoneo coordinamento tra i vari organismi di verifica.
Per di più, sono state implementate linee guida specifiche per i bovini che autorizzano l’allevamento intensivo “a pascolo zero” ritenuto adatto a metodologie rispettose del benessere animale.
Standard CReNBA per gli allevamenti di bovini da carne e latte
Lo standard pubblico CReNBA (Centro Nazionale di Riferimento per il Benessere Animale) è stato approvato dal Ministero della Salute e dal MIPAAF.
Con questa norma il Ministero della Salute ha realizzato delle linee guida per il controllo continuo del benessere animale negli allevamenti bovini e caseari italiani.
Il CReNBA si occupa solo della fase di allevamento e non specifica procedure di gestione per le altre fasi (trasporto, macellazione, trasformazione, ecc.).
Considerato che l’industria lattiero-casearia non è regolata da leggi sull’etichettatura, le informazioni sulle etichette devono concordare con le procedure di “benessere degli animali da allevamento” valutate dagli standard CReNBA.
La norma specifica l’accertamento e la tracciabilità in loco da parte di veterinari qualificati CReNBA, ovvero l’origine dei prodotti da allevamento in tutte le fasi (allevamento, trasporto, trasformazione, confezionamento, etichettatura).
Ciò nonostante, anche ulteriori norme e standard prendono in esame questo importante aspetto come ad esempio, lo standard di certificazione Global Gap per il bestiame ovvero gli standard ittici Friends of the Sea, MSC, ASC.
Anche a livello ministeriale sono molti i sistemi nazionali che devono conformarsi a questi requisiti, come i sistemi nazionali di acquacoltura sostenibile.
Rispetto al passato, tanto è stato fatto ma molto resta ancora da fare.
Noi riteniamo che riflettere prima dell’acquisto ed essere consapevoli del problema del benessere degli animali dovrebbe essere qualcosa che debba guidare sempre il nostro comportamento di consumatori.