Panoramica
Il pangrattato è un alimento secco derivato dal pane, in genere viene macinato o tagliato a scaglie in varia misura.
Il nome deriva dall’originario metodo per ottenerlo, che consisteva nel passare i pezzi di pane raffermo su una grattugia per poi far essiccare la mollica risultante in forno a bassa temperatura.
Varietà di pangrattato
Vi sono fondamentalmente due tipologie di pangrattato, bianco e biondo.
Il pangrattato bianco si ottiene macinando le briciole di pane raffermo, passandole attraverso un setaccio e lasciandole poi asciugare all’aria. È più comunemente usato per impanare cibi fritti, ma è conservabile solo per un periodo di tempo limitato.
Il pangrattato biondo si ricava dalla crosta e si conserva anche per un periodo di tempo più lungo, se la confezione viene chiusa ermeticamente. Questo tipo è il più adatto per gratinare.
Altre varietà in commercio sono aromatizzate con l’aggiunta di erbe o di spezie.
Uso in cucina
L’utilizzo in cucina del pangrattato è vario.
Esso è destinato principalmente a impanare e gratinare, ma può anche essere utilizzato come addensante per salse oppure come ingrediente di zuppe e condimenti.
Prima dell’attuale periodo di industrializzazione, il pane raffermo si faceva a pezzi e poi si lasciava essiccare in forno a bassa temperatura.
Ancora oggi, presso numerose famiglie siciliane, il pangrattato si prepara a casa.
In lingua siciliana, il pangrattato si suole denominare con il termine muḍḍica (mollica) ed è usato in tantissimi piatti della tradizione isolana, quali per esempio la pasta all’uminina, la pasta dû malu tempu oppure la celebre pasta chî masculini.
Consigli per l’acquisto
Al dettaglio, il pangrattato si commercializza in confezioni miste che includono il tipo bianco e il tipo biondo, e può essere prodotto a mano o attraverso processi di tipo industriale.
Conservazione del pangrattato
E’ consigliabile conservare il pangrattato in un barattolo di vetro o in un recipiente di plastica a chiusura ermetica.
Per una più lunga conservazione è anche possibile riporlo nel congelatore per poi scongelare la quantità necessaria all’occorrenza.