Le stigghiole siciliane sono uno dei cibi da strada più conosciuti di Palermo.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 4 persone
- Tempo di preparazione: 30 minuti
- Tempo di cottura: 10 minuti
- Complessivamente: 40 minuti
Presentazione
Le stigghiole siciliane sono un piatto tipico della cucina isolana, e in particolare della città di Palermo.
Si tratta di involtini di budello di agnello, cotti alla griglia o alla brace e serviti come street food o antipasto in molti ristoranti locali.
L’origine delle stigghiole siciliane si perde nella notte dei tempi: pensate che il nome “stigghiola” sembri derivare dal termine latino “extilia” e cioè “intestino”.
Il budello viene tagliato a strisce sottili e infilzato su uno spiedino di legno insieme a cipolla, prezzemolo e altre spezie a piacere.
Una volta preparate, le stigghiole vengono cotte a fuoco vivo sulla griglia o sulla brace, fino a quando sono ben rosolate e croccanti.
Vengono poi servite calde, magari accompagnate da pane fresco, limone e un bicchiere di vino rosso.
Le stigghiole sono uno dei piatti più caratteristici di Palermo, e, a nostro modesto avviso, andrebbero lì gustate, presso uno dei tanti stigghiolari che si trovano a ogni angolo di strada…
Se vi interessano i cibi da strada, fatevi invogliare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come i panzerotti con carne, a una ricetta come le arancine con la ricotta passando per le pane con la milza (pani câ meusa).
Altre ricette gustose
Ingredienti per preparare le stigghiole siciliane
Preparazione delle stigghiole siciliane
Per preparare le stigghiole siciliane occorre innanzitutto lavare accuratamente le budella di agnello in abbondante acqua salata. Quindi, con l’ausilio di un paio di forbici dovranno essere aperte nel senso della lunghezza e sgrassate con il limone.
Risciacquare le budella in abbondante acqua salata.
Pulire gli scalogni privandoli delle estremità ed eliminando gli strati più esterni, in modo da lasciare soltanto l’interno bianco. Lavare il prezzemolo e attorcigliare il budello su uno scalogno e su due gambi di prezzemolo.
Arrostire sulla griglia gli involtini insaporendoli con una spolverata di sale e di pepe nero macinato al momento e servire quindi in tavola le stigghiole siciliane caldissime per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare le stigghiole siciliane a un buon bicchiere di Delia Nivolelli Rosso Riserva.
Si tratta, in particolare, di un vino fermo dal colore rubino più o meno intenso con riflessi arancioni con l’invecchiamento, dal profumo delicato vinoso e dal sapore asciutto, vellutato e giustamente tannico.
Temperatura di servizio fra i 16 e i 18 gradi.
Curiosità
L’uso di questa pietanza è antecedente all’epoca romana, in quanto le stigghiole si preparavano già ai tempi della colonizzazione greca dell’isola.
Oggi, parlare di stigghiola, vuol dire fondamentalmente parlare di Palermo.
Nel capoluogo siciliano, infatti, è molto comune in qualsiasi punto della città vedere al bordo della strada una colonna di fumo che si alza nel cielo, carica di odore forte ma nel contempo invitante.
E’ quello il regno dello stigghiolaro che, alle prese con i carboni ardenti, si occupa di cuocere con grande cura e attenzione questa divina prelibatezza.
Anche nella Sicilia orientale esiste una tradizione simile.Nel ragusano, infatti, si preparano i turciniuna, parenti della stigghiola palermitana, che si cuociono in casseruola mentre a Messina una preparazione analoga è costituita dai taioni.
Tornando alle stigghiole palermitane, prima di essere adagiate sulla griglia, le budella si lavano in acqua e sale e poi condite con prezzemolo e spesso con cipolla e altre erbe aromatiche.
Si fissano poi su uno spiedino o arrotolate intorno a un porro, e infine si cuociono direttamente sulla griglia dalle sapienti mani dello stigghiolaro.
Una raccomandazione: le stigghiole siciliane devono essere consumate caldissime prestando però molta attenzione perché il rischio di ustionarsi è davvero alto!