La chiave di San Pietro è un dolce tipico palermitano molto diffuso negli anni passati.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 6 persone
- Tempo di preparazione: 1 ora
- Tempo di cottura: 10 minuti
- Complessivamente: 1h 10m
Presentazione
La chiave di San Pietro è un antico dolce palermitano oggi purtroppo non molto diffuso.
Una volta questo dolce a forma di chiave di varie dimensioni si preparava a Palermo il 29 giugno in occasione della festa di San Pietro, santo custode delle chiavi del Paradiso e protettore dei pescatori.
In principio la chiave di San Pietro era un dolce alquanto disadorno contraddistinto da una modesta pasta di farina di frumento mescolata, talvolta, a farina di mandorla.
Il tutto veniva ricoperto da una delicata colata di miele.
Comunque, nel corso del tempo i pasticceri palermitani ne crearono numerose varianti più o meno elaborate e guarnite per accontentare le richieste dei giovani, che avevano fatto propria l’abitudine sentimentale di donare la chiave di San Pietro alla propria innamorata per addolcirne e aprirne il cuore.
Il dolce può essere pure preparato rimpiazzando la pasta di mandorle con la pasta frolla o, in parte, con il pan di Spagna.
Come se non bastasse, si può pure decorare con glassa di zucchero, miele, diavoletti di zucchero, pistacchi tritati e frutta candita.
Vediamo come preparare la chiave di San Pietro seguendo passo passo le nostre istruzioni.
Se adorate i dolci siciliani, fatevi ispirare dalle nostre proposte. Potrete navigare da una ricetta come i biscotti excelsior, a una ricetta come i muccunetti di Mazara del Vallo passando per i sospiri di monaca messinesi.
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Ingredienti per preparare la chiave di San Pietro
- 300 g di cioccolato fondente
- 250 g di farina di mandorle
- 250 g di zucchero a velo
- 250 g di conserva di cedro
- 75 ml di acqua
- mezza bustina di vanillina
- il succo di mezzo limone
- cannella in polvere
- coloranti vegetali
Preparazione della chiave di San Pietro
La pasta di mandorle
Per preparare la chiave di San Pietro occorre innanzitutto preparare la pasta di mandorle.
Diluire a questo scopo lo zucchero in 75 ml di acqua in un tegame a fuoco basso.
Nel momento in cui lo zucchero inizierà a filare, togliere il fuoco e unire la cannella in polvere, la vanillina e la farina di mandorle.
Rimestare bene fino a ricavare un composto sodo e uniforme fino a quando si staccherà dalle pareti del tegame.
Inumidire quindi la spianatoia e versarvi la pasta di mandorle così ricavata.
Quando si sarà raffreddata, manipolarla un altro po’ per renderla ancora più liscia e uniforme.
Dopo averne tenuta da parte un terzo, stendere la pasta di mandorle rimasta in una sfoglia non eccessivamente sottile e dividerla in due parti da plasmare a forma di chiave.
Confezionamento del dolce
Stendere la marmellata di cedro su una delle chiavi e coprirla con l’altra chiave, avendo cura di sigillare i bordi.
Usando dei coloranti alimentari, colorare adesso la pasta di mandorle che si era tenuta da parte.
Usare la pasta colorata per decorare la chiave di San Pietro applicandola sulla superficie esterna e fare asciugare per due ore.
Trascorso questo lasso di tempo, spalmare la chiave con una glassa di cioccolato fondente e con il succo di mezzo limone riscaldato a bagnomaria.
Infornare adesso la chiave di San Pietro a 150° in forno preriscaldato per una decina di minuti.
A cottura ultimata estrarre la teglia dal forno e far intiepidire il dolce a temperatura ambiente.
Servire infine la chiave di San Pietro in tavola per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare la chiave di San Pietro a un buon bicchiere di Contea di Sclafani Bianco Dolce.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore paglierino intenso, dal profumo tipico intenso e dal sapore vellutato, armonico e dolce.
Temperatura di servizio generalmente fra i 10 e i 12 gradi.