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Timballo del Gattopardo

Timballo del Gattopardo: Sontuosa tradizione siciliana

Scopri il timballo del Gattopardo: Sontuosa tradizione siciliana, un capolavoro culinario che racconta storie di culture e conquiste!

⏱️
Preparazione
2 ore
🔥
Cottura
45 minuti
👥
Dosi per
12 persone
📊
Difficoltà
Alta
💰 Elevato
🗓️ Tutto l'anno
4.7/5

🛒 Ingredienti

  • 550 g farina 00
  • 200 g strutto
  • 40 g zucchero
  • 120 g vino bianco secco
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaino cannella
  • 600 g pasta del formato maccheroni
  • 200 g brodo di carne
  • 100 g pecorino siciliano grattugiato
  • 450 g petto di pollo
  • 400 g funghi
  • 200 g carne di manzo tritata
  • 150 g piselli
  • 120 g prosciutto crudo
  • 100 g burro
  • 1 grossa cipolla
  • aglio
  • alloro
  • vino Marsala
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe nero macinato al momento

📊 Valori nutrizionali

Calorie
650 kcal
Proteine
25 g
Grassi
35 g
Carboidrati
70 g

Il timballo del Gattopardo, chiamato anche pasticcio del Monsù, è un capolavoro della cucina siciliana che racchiude in sé la ricchezza e la complessità della sua storia culinaria. 
Il piatto, che deve il suo nome ai cuochi francesi (“monsù” è un’italianizzazione del francese “monsieur“) che servivano nelle case nobiliari di Palermo durante il periodo borbonico, è una prova di abilità in cucina tanto quanto un trionfo di gusto. 
Con il suo aroma invitante di cannella e zucchero, rappresenta un incontro tra la pasticceria francese e i robusti sapori dell’isola. 
La sua esecuzione è un rituale che parla delle diverse dominazioni subite dalla Sicilia. 
L’uso della pasta frolla, l’inserimento di béchamel e la tecnica di stratificazione riflettono l’influenza francese, mentre gli ingredienti richiamano il territorio siciliano. 
Non è solo un piatto ma una narrazione gastronomica, dove ogni strato racconta una storia di conquiste e culture che si sovrappongono. 
Questo pasticcio ha anche un posto d’onore nella letteratura, essendo stato immortalato nel romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

👨‍🍳 Preparazione

  1. 1

    Prepara la pasta frolla il giorno prima con la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, un uovo e un tuorlo. Mescola accuratamente tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio e compatto. Riponi in frigo coperto con pellicola.

  2. 2

    Il giorno seguente, prepara il ripieno. Lessa i piselli in acqua bollente salata. In una padella, fai imbiondire la cipolla tritata insieme all’aglio, alla salvia e al rosmarino in abbondante olio e burro.

  3. 3

    Dopo aver fatto imbiondire il soffritto, aggiungi il pollo a tocchetti, la carne macinata e i funghi. Fai cuocere per qualche istante mescolando, poi bagna il tutto con del vino Marsala.

  4. 4

    Prepara una salsa densa facendo restringere il brodo sul fuoco. Quando il brodo si sarà ristretto, aggiungi un cucchiaio di Marsala tenuto da parte, un cucchiaino di Maizena sciolta in poca acqua fredda e manteca la salsa con del burro a pezzetti.

  5. 5

    Fai cuocere la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolala al dente e condiscila con la salsa densa preparata in precedenza e una generosa grattugiata di pecorino siciliano.

  6. 6

    Disponi sul fondo dello stampo a cerniera imburrato uno strato di maccheroni conditi, poi alternando, aggiungi il ripieno di carne e funghi a cucchiaiate. Continua ad alternare gli strati fino a riempire lo stampo.

  7. 7

    Copri l’ultimo strato di maccheroni e farcia con un disco di pasta frolla e decora la superficie con pezzetti di pasta frolla avanzata, disponendoli a piacere per creare decorazioni, ad esempio spirali o ghirigori.

  8. 8

    Inforna il timballo in forno statico preriscaldato a 190°C e lascialo cuocere finché la superficie risulterà ben dorata. Una volta sfornato, fai riposare il timballo del Gattopardo per qualche minuto prima di affettarlo e servirlo a tavola per la consumazione.

💡 Consigli e varianti

Per un tocco di sapore in più, puoi aggiungere delle mandorle tritate alla pasta frolla. Se preferisci un ripieno più saporito, puoi sostituire il pollo con del coniglio.

📦 Conservazione

  • Lascia raffreddare il timballo a temperatura ambiente prima di conservarlo.
  • Coprilo con pellicola trasparente o alluminio per evitare che si asciughi.
  • Conserva in frigorifero per non più di due giorni per mantenere la freschezza.

🍷 Abbinamento

Il timballo del Gattopardo si abbina perfettamente con un Nero d’Avola, un vino rosso corposo e avvolgente che esalta i sapori complessi del piatto.

Grazie per aver esplorato con me la ricetta del Timballo del Gattopardo. Non vedo l'ora che tu possa provarlo e assaporare un pezzo di storia siciliana. Buon appetito!

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