L’aceḍḍu cull’ovu è un dolce tipico della tradizione catanese preparato solitamente in occasione della Pasqua.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 10 persone
- Tempo di preparazione: 40 minuti
- Tempo di cottura: 30 minuti
- Complessivamente: 1h 10m
Presentazione
La Pasqua è una festa molto sentita in Sicilia e in ogni paese dell’isola si preparano per questa occasione dei dolci che si somigliano molto fra di loro ma che nel contempo presentano pure qualche differenza.
In ogni zona della Sicilia, peraltro, la stessa tipologia di dolce si indica con un nome diverso.
Parliamo comunque della c.d. “cuḍḍura“, cioè di una specie di ciambella intrecciata, il cui nome significa letteralmente “corona” in lingua siciliana.
La versione pasquale è la cuḍḍura cull’ova, un dolce guarnito con uova sode e cucinato al forno.
In alcune zone della Sicilia la cuḍḍura cull’ova è nota pure con il nome di pani cull’ovu (pane con l’uovo).
A Palermo si usa dare a questo dolce la forma di pupazzo, il famoso pupu cull’ovu mentre nel trapanese si chiama campanaru (vedi ricetta del campanaro di Castelvetrano) ed è a forma di campana o, più semplicemente di corona.
A Catania e nelle zone circostanti si prepara dandogli una forma di uccello, o meglio di colomba, l’aceḍḍu cull’ovu per l’appunto.
La cuḍḍura a forma di volatile si prepara fissando alla parte principale del dolce un uovo sodo intero.
I variopinti aceḍḍi cull’ova ornano le vetrine dei forni e delle pasticcerie di Catania e durante la Pasqua non possono non presenziare sulle mense dei catanesi.
Nei tempi antichi era consuetudine della popolazione etnea realizzare questi dolci non solo per il consumo in famiglia ma pure come dono per amici e parenti.
La preparazione era un grande momento conviviale in cui si riunivano più generazioni per confezionare questi dolci simbolo della Pasqua, peraltro squisiti da consumare inzuppati nel latte.
Abbellito con genialità e inventiva, l’aceḍḍu cull’ovu simboleggia un auspicio di pace e armonia.
L’uccello impersona la colomba della pace laddove le uova, emblema generale della Pasqua, sono immagine di vita, prosperità e fecondità.
Seguite la ricetta che ci ha inviato la nostra amica Sara Grasso da Giarre e preparate con noi l’aceḍḍu cull’ovo!
Se vi piacciono i dolci siciliani, lasciatevi invogliare dalle nostre idee. Potrete navigare da una ricetta come gli anasini, a una ricetta come la torta di riso messinese passando per i mustazzoli al miele.
Altre ricette gustose
Ingredienti per preparare l’aceḍḍu cull’ovu
Per l’impasto:
- 1 kg farina 00
- 400 g zucchero
- 50 cl latte
- 200 g strutto
- 1 bustina di vanillina
- 10 g di ammoniaca per dolci
- 4 uova
Per la decorazione:
- un uovo sodo per ogni dolce
- diavoletti di zucchero
- coloranti vegetali in caso si vogliano decorare le uova sode
Preparazione dell’aceḍḍu cull’ovu
Per preparare l’aceḍḍu cull’ovu occorre innanzitutto setacciare la farina, versarla sulla spianatoia e formare una fontana.
Predisporre un buco al centro e incorporare lo zucchero, lo strutto tagliato a pezzetti, il latte tiepido, la bustina di vanillina e le uova.
Diluire l’ammoniaca per dolci in un paio di cucchiai di latte tiepido quindi amalgamarla e unirla al composto.
Lavorare il tutto fino a ricavare un panetto sodo e dalla compattezza uniforme.
Bollire le uova facendole cuocere per dieci minuti affinché diventino sode, quindi scolarle e farle raffreddare.
Allargare con il matterello l’impasto fino a ricavare una sfoglia dello spessore di circa di 2/3 centimetri e dare la forma preferita che, nel caso di questa ricetta catanese, sarà quella della colomba.
Tenere da parte, nel contempo, un po’ di impasto che servirà per realizzare le striscette per l’ancoraggio dell’uovo.
Attaccare un uovo sodo all’impasto aggiungendo due o tre striscette della pasta tenuta da parte.
Così facendo si fisserà saldamente l’uovo al corpo del dolce. Tradizionalmente le uova si fissano con tutto il guscio e possono essere ornate usando, eventualmente, del colorante vegetale.
Collocare l’aceḍḍu cull’ovu in una teglia foderata di carta da forno e infornare a 180° C per una mezz’oretta in forno preriscaldato.
A metà cottura, spennellare l’aceḍḍu col bianco d’uovo in modo tale che prenda un’apparenza dorata senza abbrustolirsi.
Aggiungere i diavoletti di zucchero e infornare nuovamente per terminare la cottura.
A cottura terminata estrarre la teglia dal forno, far raffreddare l‘aceḍḍu cull’ovu e servirlo per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare l’aceḍḍu cull’ovu a un buon bicchiere di Moscato di Siracusa.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore giallo oro vecchio con eventuali riflessi ambracei, dal profumo delicato tipico e dal sapore vellutato, gradevole e dolce.
Temperatura di servizio generalmente fra gli 8 e i 10 gradi.
Note per la conservazione
L’aceḍḍu cull’ovu si può conservare nella classica scatola di latta per i biscotti dove si mantiene per almeno tre settimane.