Il pastizzu scupertu di Scicli è un primo piatto vegetariano classico della tradizione culinaria del ragusano a base di cavolfiore e di formaggi siciliani DOP come il pecorino e il Ragusano.
Indice
Dosi e tempi di preparazione
- Dosi per: 6 persone
- Tempo di preparazione: 20 minuti
- Tempo di cottura: 50 minuti
- Complessivamente: 1h 10m
Presentazione
Il pastizzu scupertu di Scicli è un primo piatto vegetariano favoloso, un’idea originale per un piatto non troppo elaborato e al tempo stesso saporito.
Il nostro consiglio è quello di scegliere sempre prodotti freschi e di qualità, magari acquistando il cibo al mercato o dai vostri esercenti di fiducia.
Siamo in presenza di un primo piatto con forti connotazioni tipiche, che ci racconta della cultura dell’isola di Sicilia e della sua storia gastronomica.
Una preparazione semplice nelle mescolanze di sapori e decisamente ghiotta, una ricetta, appunto, che non prevede tecniche eccezionali e dal successo assicurato.
Il pastizzu scupertu di Scicli è una variante del pastizzu tipico della zona del ragusano.
Si differenzia da esso per la mancanza dell’involucro esterno che lo trasforma in una gustosa variante di pasta al forno condita con cavolfiore, pecorino, formaggio ragusano e altre leccornie tipiche della cucina siciliana.
Un piatto a base di ingredienti tipici della cucina siciliana
Il cavolfiore è un ortaggio piuttosto utilizzato nella cucina siciliana, dove viene chiamato impropriamente con il nome di “broccolo” (il quale a sua volta è inteso come broccoletto o “smuzzatura”).
Grazie al suo cospicuo contenuto di sali minerali, fibre, vitamine e sostanze antiossidanti, il cavolfiore è un alimento dagli effetti benefici e salutari per il nostro corpo.
Calcio, potassio, ferro, fosforo e magnesio sono largamente presenti nel cavolfiore così come la vitamina C e la B9 (il c.d. “acido folico”).
Il pecorino siciliano è uno dei formaggi più antichi del mondo ed è considerato uno dei più buoni.
Si tratta di un formaggio a pasta dura, come dura è la sua scorza che presenta caratteristiche di oleosità e marcatura proveniente dai segni provocati dai canestri di giunco.
La stagionatura del pecorino siciliano può prodursi in quattro stadi che danno luogo a quattro sottospecie di pecorino diverse: la tuma (cioè il pecorino fresco), il primo sale (10 giorni), il secondo sale (45-90 giorni) e lo stagionato (4 mesi).
Il gusto particolare del cavolfiore si abbina stupendamente con i sapori dei formaggi rendendo il pastizzu scupertu una vera prelibatezza!
I più pignoli diranno che la pronuncia sciclitana di questo piatto è “pastizzu scupiertu”, con la i, ma noi preferiamo attenerci a una codifica più standard della lingua siciliana, così come suggerito dalla Cademia Siciliana, e scriviamo pastizzu scupertu; ciascun siculofono pronuncerà la parola secondo il suo dialetto locale.
Con la i o senza, il pastizzu scupertu di Scicli è comunque un piatto gustosissimo adatto per tutte le occasioni: seguite le istruzioni passo passo che ci ha inviato la nostra amica Tina Occhipinti che è originaria di Scicli e… buon appetito!
Se preferite i primi piatti siciliani, lasciatevi stimolare dalle nostre idee. Potrete spaziare da una ricetta come la minestra di cavolo e fagioli, a una ricetta come la pasta con i carciofi di Menfi passando per le fettuccine con zucchine e pomodorini.
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Ingredienti per preparare il pastizzu scupertu di Scicli
- 500 g pasta del formato preferito
- 1 cavolfiore
- 100 g pangrattato
- 120 g olive nere snocciolate
- 50 g uva passa
- 2 spicchi di aglio
- 50 g pomodori secchi
- 50 g pinoli
- 200 ml salsa di pomodoro
- sale
- pepe nero macinato al momento
- olio extravergine di oliva
- 250 g Ragusano DOP
- 100 g pecorino siciliano DOP grattugiato
Preparazione del pastizzu scupertu di Scicli
Per preparare il pastizzu scupertu di Scicli occorre innanzitutto pulire il cavolfiore e lessarlo in abbondante acqua salata.
A cottura ultimata scolarlo conservando l’acqua di cottura, che servirà per cuocere la pasta.
In una capiente padella far dorare due spicchi d’aglio schiacciati e aggiungere le cimette di cavolfiore lessate in precedenza.
Far insaporire per 5 minuti, poi aggiungere la salsa di pomodoro, i pomodori secchi sminuzzati, le olive nere snocciolate, l’uva passa e i pinoli.
Amalgamare bene il tutto, regolare di sale e pepe nero rigorosamente macinato al momento e far cuocere il tutto per un quarto d’ora.
Nel frattempo si potrà lessare la pasta nell’acqua di cottura del cavolfiore, provvedendo a rabboccarla qualora dovesse essere insufficiente.
Versare l’intingolo e la pasta scolata a metà cottura in una capiente insalatiera e arriminare (mescolare) bene il tutto.
Ungere adesso una capiente pirofila con l’olio extravergine di oliva e passarvi il pangrattato.
Successivamente cominciare a depositare la pasta condita con l’intingolo di cavolfiore intervallando ogni singolo strato con un’abbondante spolverata di pecorino siciliano grattugiato.
Completati gli strati, ricoprire la pasta con il pangrattato, con un’ulteriore spolverata di pecorino grattugiato e con il formaggio ragusano DOP tagliato a fettine.
Infornare in forno preriscaldato a 200° per 15-20 minuti, quindi far raffreddare per qualche minuto e servire infine il pastizzu scupertu di Scicli in tavola per la consumazione.
Abbinamento
Suggeriamo, come abbinamento, di accompagnare il pastizzu scupertu di Scicli a un buon bicchiere di Delia Nivolelli Rosso Riserva.
Si tratta, in particolare, di un un vino fermo dal colore rubino più o meno intenso con riflessi arancioni con l’invecchiamento, dal profumo delicato vinoso e dal sapore asciutto, vellutato e giustamente tannico.
Come tutti i vini rossi di media struttura e tannicità, anche in questo caso la temperatura di servizio (che deve avvenire dopo la decantazione) è compresa generalmente fra i 16 e i 18 gradi.